giovedì 8 settembre 2011
mercoledì 7 settembre 2011
Il Galateo a Tavola
Il Galateo a Tavola
( anche se preferisco chiamarla “ Buona Educazione! )
……..pochi, anzi pochissimi accenni o consigli per evitare le solite Gaffes……..
• Per telefono o con un biglietto , l’invito deve essere sempre fatto personalmente dai padroni di casa , non è educato delegare ad altri ( segretarie ecc.) questo compito !
• E’ sempre consigliabile riunire persone di un certo campione di età : avranno più cose in comune da condividere e su cui discutere
• Se chi invita dovrebbe sempre dichiarare il motivo dell’invito ; è imbarazzante per l’ospite non avvisato di arrivare ad esempio ad una cena di Compleanno a mani vuote, quando gli altri ospiti hanno tutti portato dei regali!
• Chi riceve un’invito, e non è in grado di dare immediata conferma ( chiedere al coniuge ecc.) , eviterà di far passare molto tempo e risponderà al massimo il giorno dopo!
• Disdire un’invito già confermato con una scusa banale, poiché ne avete ricevuto un altro che Vi interessa di più, è cosa assolutamente da non fare : primo o poi chi invita potrebbe venire a saperlo con la palese conseguenza di offendere chi Vi invita e una figuraccia per Voi !
• In caso comunque di una disdetta per cause di forza maggiore ad un’invito già accettato, a parte le immediate scuse , e gentile far seguire un mazzo di fiori il giorno dopo con un biglietto in cui si rinnovano le scuse.
……….In modo più conciso………
• Non si portano a casa d’altri persone in più ; annunciate o non ; anche se amici, si potrebbe creare un serio imbarazzo.
• Quando si è invitati è d’obbligo portare sempre un piccolo regalo non impegnativo.
• Portare fiori ( specialmente se lo fanno in parecchi) crea dei problemi logistici alla padrona di casa ( cercare i vasi che a volte non bastano ecc.) Se volete farlo, inviateli almeno prima, lo stesso giorno, con un biglietto di ringraziamento……è molto più gentile e raffinato!
• Quando ricevete un piccolo presente, apritelo subito se ne avete il tempo o mettetelo da parte per aprirlo dopo , per non mettere in imbarazzo chi è venuto a mani vuote!
• Quando si riceve un’invito, si dovrebbe ,a rigor di Galateo , contraccambiare nel giro di un mese
• Siate sempre puntuali , è importantissimo !!!!!
• Quando fate dei menu a tema ( es: funghi – tartufi – selvaggina ) abbiate l’accortezza di dirlo agli ospiti al momento dell’invito : chi non ama si troverà obbligato ad una pura tortura!
Cose che non andrebbero neanche dette!!!!
Quello che ci viene insegnato da piccoli, ci rimane spontaneo nel comportamento, senza che da grandi , nelle occasioni che contano, ci si debba autocontrollare, per non incorrere nelle famose figuracce !
Vi ricordate quando la mamma ci diceva :
• …che non si deve assolutamente usare gli stuzzicadenti al tavolo , neanche con la mano davanti alla bocca ( che Vi fa notare ancora di più…) ; se proprio dovete farlo, fatelo in bagno, senza mostrare a tutti quanto lavora bene la Vostra impresa di pulizie!
• ….che a tavola si sta composti e non di traverso
• che non si poggiano i gomiti sul tavolo, ma solo i polsi
• che si mastica con la bocca chiusa
• che non si parla con la bocca piena
• che si portano alla bocca bocconi piccoli
• che è la forchetta che va alla bocca e non viceversa
• che non si porta mai il coltello alla bocca
• che i rumori di masticazione sono assolutamente vietati ( es : risucchi quando si beve il brodo – risucchi per pulirsi i denti - ecc.ecc.)
• mostrarsi troppo voraci anche se si ha fame
• che non si comincia mai a mangiare se non lo fanno tutti
• che non si rubacchia dai piatti di portata esposti sui Buffets
• che non si augura buon appetito
• che non si fanno commenti sui cibi
• che non si assaggiano i piatti degli altri
• che la forchetta o quant’altro non si deve usare per indicare
• che quando si finisce il piatto le posate si posano sul piatto perpendicolare , con i manici verso di voi
• che il piatto, quando finisce si lascia dov’è, e non lo si sposta o spinge altrove
• che a tavola non si passano le mani fra i capelli
( anche se preferisco chiamarla “ Buona Educazione! )
……..pochi, anzi pochissimi accenni o consigli per evitare le solite Gaffes……..
• Per telefono o con un biglietto , l’invito deve essere sempre fatto personalmente dai padroni di casa , non è educato delegare ad altri ( segretarie ecc.) questo compito !
• E’ sempre consigliabile riunire persone di un certo campione di età : avranno più cose in comune da condividere e su cui discutere
• Se chi invita dovrebbe sempre dichiarare il motivo dell’invito ; è imbarazzante per l’ospite non avvisato di arrivare ad esempio ad una cena di Compleanno a mani vuote, quando gli altri ospiti hanno tutti portato dei regali!
• Chi riceve un’invito, e non è in grado di dare immediata conferma ( chiedere al coniuge ecc.) , eviterà di far passare molto tempo e risponderà al massimo il giorno dopo!
• Disdire un’invito già confermato con una scusa banale, poiché ne avete ricevuto un altro che Vi interessa di più, è cosa assolutamente da non fare : primo o poi chi invita potrebbe venire a saperlo con la palese conseguenza di offendere chi Vi invita e una figuraccia per Voi !
• In caso comunque di una disdetta per cause di forza maggiore ad un’invito già accettato, a parte le immediate scuse , e gentile far seguire un mazzo di fiori il giorno dopo con un biglietto in cui si rinnovano le scuse.
……….In modo più conciso………
• Non si portano a casa d’altri persone in più ; annunciate o non ; anche se amici, si potrebbe creare un serio imbarazzo.
• Quando si è invitati è d’obbligo portare sempre un piccolo regalo non impegnativo.
• Portare fiori ( specialmente se lo fanno in parecchi) crea dei problemi logistici alla padrona di casa ( cercare i vasi che a volte non bastano ecc.) Se volete farlo, inviateli almeno prima, lo stesso giorno, con un biglietto di ringraziamento……è molto più gentile e raffinato!
• Quando ricevete un piccolo presente, apritelo subito se ne avete il tempo o mettetelo da parte per aprirlo dopo , per non mettere in imbarazzo chi è venuto a mani vuote!
• Quando si riceve un’invito, si dovrebbe ,a rigor di Galateo , contraccambiare nel giro di un mese
• Siate sempre puntuali , è importantissimo !!!!!
• Quando fate dei menu a tema ( es: funghi – tartufi – selvaggina ) abbiate l’accortezza di dirlo agli ospiti al momento dell’invito : chi non ama si troverà obbligato ad una pura tortura!
Cose che non andrebbero neanche dette!!!!
Quello che ci viene insegnato da piccoli, ci rimane spontaneo nel comportamento, senza che da grandi , nelle occasioni che contano, ci si debba autocontrollare, per non incorrere nelle famose figuracce !
Vi ricordate quando la mamma ci diceva :
• …che non si deve assolutamente usare gli stuzzicadenti al tavolo , neanche con la mano davanti alla bocca ( che Vi fa notare ancora di più…) ; se proprio dovete farlo, fatelo in bagno, senza mostrare a tutti quanto lavora bene la Vostra impresa di pulizie!
• ….che a tavola si sta composti e non di traverso
• che non si poggiano i gomiti sul tavolo, ma solo i polsi
• che si mastica con la bocca chiusa
• che non si parla con la bocca piena
• che si portano alla bocca bocconi piccoli
• che è la forchetta che va alla bocca e non viceversa
• che non si porta mai il coltello alla bocca
• che i rumori di masticazione sono assolutamente vietati ( es : risucchi quando si beve il brodo – risucchi per pulirsi i denti - ecc.ecc.)
• mostrarsi troppo voraci anche se si ha fame
• che non si comincia mai a mangiare se non lo fanno tutti
• che non si rubacchia dai piatti di portata esposti sui Buffets
• che non si augura buon appetito
• che non si fanno commenti sui cibi
• che non si assaggiano i piatti degli altri
• che la forchetta o quant’altro non si deve usare per indicare
• che quando si finisce il piatto le posate si posano sul piatto perpendicolare , con i manici verso di voi
• che il piatto, quando finisce si lascia dov’è, e non lo si sposta o spinge altrove
• che a tavola non si passano le mani fra i capelli
VERMOUTH
VERMOUTH
ETIMOLOGIA E STORIA
G.Manara 2000
• Si può confermare con assoluta certezza che la fama del Vermouth a livello mondiale sia indissolubilmente legata alla Città di Torino, anche se la Toscana verso la fine del 1700 fu per un certo periodo la culla di questo prodotto anche se solo a livello di consumo familiare!
• Tornando indietro nel tempo è conosciuto il fatto che il vino sia stato molto usato quale “veicolo di principi attivi medicinali”. Di fatto gli Enolati, ovverossia i vini medicamentosi, erano una delle forme più usate ed accettate per introdurre nell’organismo i principi medicamentosi di differenti erbe e spezie, grazie all’azione dell’alcool edei differenti acidi organici contenuti nel vino.
• La nascita del vino vermouth si attribuisce al famosissimo medico Greco IPPOCRATE , nato nell’Isola Greca di Cos nel 460 A.C.
• Fù infatti il primo a lasciar macerare nel generoso vino greco, l’arthemisia absinthium ed il dittamo cretico, due erbe originarie dell’isola di Creta e dal forte potere digestivo, e’ da ricordare che ancora tutt’oggi l’Arthemisia Absinthium è l’erba principale nella preparazione del Vermouth.
• Questo vino Ippocratico o vino all’assenzio mantenne questo nome fino al medio evo dove si arricchì dei profumi orientali importati dalle navi Veneziane dopo che i Romani l’avevano già copiata arricchendola di altre erbe e spezie tipo il mirto, il rosmarino ed il timo.
• E’ da notare che che il “vino Ippocratico fù prodotto in tutta Europa specialmente in Baviera dove in Tedesco l’Arthemisia absinthium , l’erba più importante nella produzione del vino absitnhiatum , si chiama WERMUT, E da questo quindi la denominazione tedesca di Wermut Wein.
• Altra spiegazione dell’etimologia della parola vermouth si deve al fatto che le truppe di Re Sole, nei loro spostamenti in Germania facessero largo uso di questo vino Wermut che infondeva loro coraggio……Wehr =armata -- Mut = coraggio!
La preparazione
• IL VINO E’ LA BASE PRINCIPALE DEL VERMOUTH DOVE (PER LEGGE) NON PUO’ ESSERE PRESENTE IN QUANTITA’ INFERIORE AL 75%
• IL VINO DEVE ESSERE BIANCO – PERFETTO NELL’EQUILIBRIO DEI GUSTI E PROFUMI, STABILIZZATO E LIMPIDO
• PROVENGONO DAL PIEMONTE DALLA ROMAGNA – PUGLIA E SICILIA AL FINE DI AVERE DEI TAGLI (ASSEMBLAGES) PER OTTENERE LA COSTANZA NELLA QUALITA’ RICHIESTA
• LE ERBE CHE CONFERISCONO AL VERMOTH IL PARTICOLARE GUSTO E PROFUMO DEVONO ESSERE RACCOLTE ED USATE NEL “TEMPO BALSAMICO”CIOE’ QUANDO CONTENGONO IL MASSIMO DEI FAMOSI PRINCIPI ATTIVI DESIDERABILE
• E’ PER QUESTO MOTIVO CHE DI ALCUNE ERBE SI USANO I FIORI, IN ALTRE LE FOGLIE, IN ALTRE ANCORA SEMI – RADICI – RIZOMI E CORTECCIA
• ANCHE SE UNA VOLTA SI USAVA METTERE LE ERBE IN SACCHETTI DI TELA SOSPESI NELLA BOTTE CONTENENTE IL VINO, OGGI :
• OGGI SI OTTIENE LA MACERAZIONE IN GRANDI TAMBURI ESTRATTIVI (GRANDI RECIPIENTI ROTANTI DOTATI DI ELICHE CONTENENTI LE ERBE IN SOLUZIONE IDROALCOLICA
• ……O PIU’ SEMPLICEMENTE DISTILLATE IN PRESENZA DI ALCOL A DIFFERENTI GRADAZIONI IN RAPPORTO AL TIPO DI ERBA APPUNTO
• SONO COMUNQUE PIU’ DI 40 LE ERBE USATE NELLA LAVORAZIONE CEL VERMOUTH
L’ALCOOL
• VIENE USATO PER AVERE O SUPERARE LA GRADAZIONE MINIMA PREVISTA PER LEGGE (14,5°) E PER ASSICURARE IL MIGLIOR EQUILIBRIO DEI COMPONENTI
• DEVE ESSERE PURISSIMO E RETTIFICATO AFFINCHE’ NELLA GRADAZIONE FINALE DEL PRODOTTO NON INCIDA CON GUSTI NEGATIVI E POSSA MANTENERE IN SOLUZIONE GLI OLII ESSENZIALI DELLE ERBE
LO ZUCCHERO
• IL SACCAROSIO AGGIUNTO NELLE QUANTITA’ DETERMINATE SERVE A DARE CORPO E MORBIDEZZA AL PRODOTTO E DI ATTENUARE IL SAPORE SGRADEVOLMENTE AMARO DI CERTE SOSTANZE COME AD ESEMPIO LA GENZIANA
IL CARAMELLO
• DETTO PER LEGGE “ ZUCCHERO BRUCIATO” E’ SACCAROSIO RISCALDATO LENTAMENTE FINO A 160° VIENE USATO SOLO PER I VERMOUTH ROSSI E CONFERISCE LORO IL COLORE ED IL SAPORE LEGGERMENTE AMARO E DAL TIPICO AROMA.
INFINE
1. I VARI PRODOTTI ( VINO – ESTRATTI DI ERBE – CARAMELLO – ALCOOL – ZUCCHERO) VENGONO POMPATI ATTRAVERSO TUBAZIONI NELLE DOVUTE QUANTITA’ IN UNA VASCA DI MISCELAZIONE MUNITA DI AGITATORI AFFINCHE’ GLI INGREDIENTI SI UNISCANO IN UN’AMALGAMA PERFETTA
2. ALL’INIZIO I VARI INGREDIENTI E PROFUMI EMERGONO ANCORA IN MODO INDIVIDUALEE DISORDINATO
3. PER QUESTO MOTIVO IL VERMOTUH DEVE RIPOSARE PER UN CERTO TEMPO AFFINCHE’ TUTTI I PROFUMI SI SPOSINO PER FORNIRE ALLA FINE UN “BOUQUET ARMONICO ED EQUILIBRATO
4. NEL TEMPO I SALI CONTENUTI NEL VINO TENDONO A CRISTALLIZZARE RISCUIANDO DI PROVOCARE L’INTORBIDIMENTO DEL PRODOTTO
5. VIENE QUINDI ACCELERATO QUESTO PROCESSO ATTRAVERSO UNA REFRIGERAZIONE A –8 GRADI PER 8-10 GIORNI E QUINDI FILTRATO AL FINE DI OTTENERE UN PRODOTTO LIMPIDO E BRILLANTE
6. DOPO UNA SERIE DI ANALISI PER CONTROLLARE L’IDONEITA’ DEL PRODOTTO AGLI STANDARD VOLUTI SI PASSA AD UNA ULTERIORE FILTRAZIONE STERILIZZANTE, PRIMA DELL’IMBOTTIGLIAMENTO FINALE
I VARI TIPI
1. EXTRA SECCO . : ZUCCHERO INFERIORE A 30 G/L
2. SECCO : ZUCCHERO INFERIORE A 50 G/L
3. SEMISECCO : ZUCCHERO COMPRESO FRA 50 E 90 G/L
4. SEMIDOLCE : ZUCCHERO COMPRESO FRA 90 E 130 G/L
5. DOLCE : ZUCCHERO SUPERIORE A 130 G/L
• E’ UTILE RICORDA CHE I VERMOUTH DRY ITALIANI DAL GUSTO SECCO E FRUTTATO PROVENGONO DA VINI GIOVANI
• I VERMOUTH DRY FRANCESI DAL PROFUMO MATURO E DI COLORE GIALLO INTENSO
• PROVENGONO DA VINI INVECCHIATI
ETIMOLOGIA E STORIA
G.Manara 2000
• Si può confermare con assoluta certezza che la fama del Vermouth a livello mondiale sia indissolubilmente legata alla Città di Torino, anche se la Toscana verso la fine del 1700 fu per un certo periodo la culla di questo prodotto anche se solo a livello di consumo familiare!
• Tornando indietro nel tempo è conosciuto il fatto che il vino sia stato molto usato quale “veicolo di principi attivi medicinali”. Di fatto gli Enolati, ovverossia i vini medicamentosi, erano una delle forme più usate ed accettate per introdurre nell’organismo i principi medicamentosi di differenti erbe e spezie, grazie all’azione dell’alcool edei differenti acidi organici contenuti nel vino.
• La nascita del vino vermouth si attribuisce al famosissimo medico Greco IPPOCRATE , nato nell’Isola Greca di Cos nel 460 A.C.
• Fù infatti il primo a lasciar macerare nel generoso vino greco, l’arthemisia absinthium ed il dittamo cretico, due erbe originarie dell’isola di Creta e dal forte potere digestivo, e’ da ricordare che ancora tutt’oggi l’Arthemisia Absinthium è l’erba principale nella preparazione del Vermouth.
• Questo vino Ippocratico o vino all’assenzio mantenne questo nome fino al medio evo dove si arricchì dei profumi orientali importati dalle navi Veneziane dopo che i Romani l’avevano già copiata arricchendola di altre erbe e spezie tipo il mirto, il rosmarino ed il timo.
• E’ da notare che che il “vino Ippocratico fù prodotto in tutta Europa specialmente in Baviera dove in Tedesco l’Arthemisia absinthium , l’erba più importante nella produzione del vino absitnhiatum , si chiama WERMUT, E da questo quindi la denominazione tedesca di Wermut Wein.
• Altra spiegazione dell’etimologia della parola vermouth si deve al fatto che le truppe di Re Sole, nei loro spostamenti in Germania facessero largo uso di questo vino Wermut che infondeva loro coraggio……Wehr =armata -- Mut = coraggio!
La preparazione
• IL VINO E’ LA BASE PRINCIPALE DEL VERMOUTH DOVE (PER LEGGE) NON PUO’ ESSERE PRESENTE IN QUANTITA’ INFERIORE AL 75%
• IL VINO DEVE ESSERE BIANCO – PERFETTO NELL’EQUILIBRIO DEI GUSTI E PROFUMI, STABILIZZATO E LIMPIDO
• PROVENGONO DAL PIEMONTE DALLA ROMAGNA – PUGLIA E SICILIA AL FINE DI AVERE DEI TAGLI (ASSEMBLAGES) PER OTTENERE LA COSTANZA NELLA QUALITA’ RICHIESTA
• LE ERBE CHE CONFERISCONO AL VERMOTH IL PARTICOLARE GUSTO E PROFUMO DEVONO ESSERE RACCOLTE ED USATE NEL “TEMPO BALSAMICO”CIOE’ QUANDO CONTENGONO IL MASSIMO DEI FAMOSI PRINCIPI ATTIVI DESIDERABILE
• E’ PER QUESTO MOTIVO CHE DI ALCUNE ERBE SI USANO I FIORI, IN ALTRE LE FOGLIE, IN ALTRE ANCORA SEMI – RADICI – RIZOMI E CORTECCIA
• ANCHE SE UNA VOLTA SI USAVA METTERE LE ERBE IN SACCHETTI DI TELA SOSPESI NELLA BOTTE CONTENENTE IL VINO, OGGI :
• OGGI SI OTTIENE LA MACERAZIONE IN GRANDI TAMBURI ESTRATTIVI (GRANDI RECIPIENTI ROTANTI DOTATI DI ELICHE CONTENENTI LE ERBE IN SOLUZIONE IDROALCOLICA
• ……O PIU’ SEMPLICEMENTE DISTILLATE IN PRESENZA DI ALCOL A DIFFERENTI GRADAZIONI IN RAPPORTO AL TIPO DI ERBA APPUNTO
• SONO COMUNQUE PIU’ DI 40 LE ERBE USATE NELLA LAVORAZIONE CEL VERMOUTH
L’ALCOOL
• VIENE USATO PER AVERE O SUPERARE LA GRADAZIONE MINIMA PREVISTA PER LEGGE (14,5°) E PER ASSICURARE IL MIGLIOR EQUILIBRIO DEI COMPONENTI
• DEVE ESSERE PURISSIMO E RETTIFICATO AFFINCHE’ NELLA GRADAZIONE FINALE DEL PRODOTTO NON INCIDA CON GUSTI NEGATIVI E POSSA MANTENERE IN SOLUZIONE GLI OLII ESSENZIALI DELLE ERBE
LO ZUCCHERO
• IL SACCAROSIO AGGIUNTO NELLE QUANTITA’ DETERMINATE SERVE A DARE CORPO E MORBIDEZZA AL PRODOTTO E DI ATTENUARE IL SAPORE SGRADEVOLMENTE AMARO DI CERTE SOSTANZE COME AD ESEMPIO LA GENZIANA
IL CARAMELLO
• DETTO PER LEGGE “ ZUCCHERO BRUCIATO” E’ SACCAROSIO RISCALDATO LENTAMENTE FINO A 160° VIENE USATO SOLO PER I VERMOUTH ROSSI E CONFERISCE LORO IL COLORE ED IL SAPORE LEGGERMENTE AMARO E DAL TIPICO AROMA.
INFINE
1. I VARI PRODOTTI ( VINO – ESTRATTI DI ERBE – CARAMELLO – ALCOOL – ZUCCHERO) VENGONO POMPATI ATTRAVERSO TUBAZIONI NELLE DOVUTE QUANTITA’ IN UNA VASCA DI MISCELAZIONE MUNITA DI AGITATORI AFFINCHE’ GLI INGREDIENTI SI UNISCANO IN UN’AMALGAMA PERFETTA
2. ALL’INIZIO I VARI INGREDIENTI E PROFUMI EMERGONO ANCORA IN MODO INDIVIDUALEE DISORDINATO
3. PER QUESTO MOTIVO IL VERMOTUH DEVE RIPOSARE PER UN CERTO TEMPO AFFINCHE’ TUTTI I PROFUMI SI SPOSINO PER FORNIRE ALLA FINE UN “BOUQUET ARMONICO ED EQUILIBRATO
4. NEL TEMPO I SALI CONTENUTI NEL VINO TENDONO A CRISTALLIZZARE RISCUIANDO DI PROVOCARE L’INTORBIDIMENTO DEL PRODOTTO
5. VIENE QUINDI ACCELERATO QUESTO PROCESSO ATTRAVERSO UNA REFRIGERAZIONE A –8 GRADI PER 8-10 GIORNI E QUINDI FILTRATO AL FINE DI OTTENERE UN PRODOTTO LIMPIDO E BRILLANTE
6. DOPO UNA SERIE DI ANALISI PER CONTROLLARE L’IDONEITA’ DEL PRODOTTO AGLI STANDARD VOLUTI SI PASSA AD UNA ULTERIORE FILTRAZIONE STERILIZZANTE, PRIMA DELL’IMBOTTIGLIAMENTO FINALE
I VARI TIPI
1. EXTRA SECCO . : ZUCCHERO INFERIORE A 30 G/L
2. SECCO : ZUCCHERO INFERIORE A 50 G/L
3. SEMISECCO : ZUCCHERO COMPRESO FRA 50 E 90 G/L
4. SEMIDOLCE : ZUCCHERO COMPRESO FRA 90 E 130 G/L
5. DOLCE : ZUCCHERO SUPERIORE A 130 G/L
• E’ UTILE RICORDA CHE I VERMOUTH DRY ITALIANI DAL GUSTO SECCO E FRUTTATO PROVENGONO DA VINI GIOVANI
• I VERMOUTH DRY FRANCESI DAL PROFUMO MATURO E DI COLORE GIALLO INTENSO
• PROVENGONO DA VINI INVECCHIATI
domenica 4 settembre 2011
sabato 3 settembre 2011
Pensiero all'estate che finisce....
Pane alle olive Taggiasche
Pensateci bene : non esaltante ricevere i Vostri ospiti servendo Loro il pane appena sfornato da Voi ?
Eccovi una ricetta veloce e semplice da usare nel forno di casa!!
INGREDIENTI :
• 1000 GR di farina 00
• 70/75 gr di lievito del fornaio ( o i classici cubetti del negozio) messo in una tazza con circa 45 cl. di acqua tiepida ed un pizzico di zucchero che serve ad accelerare la lievitazione. Prima di usarlo attendere che sulla tazza si sia formata una bella schiuma.
• Ricordate che la quantità di lievito può variare di 5-10 gr. fra estate ed inverno: infatti quando fa caldo, serve meno lievito per ottenere la stessa lievitazione!
• Mezzo bicchiere di olio extravergine di oliva
• 35 gr di sale fino ( potete regolarvi a occhio, sempre ricordando che il sale annulla parzialmente l’azione del lievito.)
• uno – due bei cucchiai di crema di olive nere taggiasche. Si trovano in vasetti nelle buone drogherie.
• Una manciata di olive denocciolate se le trovate altrimenti meglio avvisare i Vostri ospiti di stare attenti ai noccioli!
PROCEDIMENTO :
se non avete un Robot per impastare , unite in un Bowl :
1. farina-olio-e l’acqua col lievito
2. impastare aggiungendo il sale
3. coprire il Bowl con un canovaccio e lasciar lievitare lontano da correnti d’aria per circa un’ora
4. reimpastare “dolcemente” per formare i filoni che verranno messi già sulla teglia per la seconda lievitazione ( 45’ circa)
5. infornare a forno già preriscaldato a 180-200°
6. mettere una ciotola con acqua sul fondo del forno
7. la doratura, dovrebbe darvi il segnale di cottura. ( provate a prendere un filone in mano con un canovaccio e dategli con l’altra mano aperta degli schiaffetti. Se cotto suona di un bel rumore sordo………lasciatelo ancora in forno per pochi minuti girato sottosopra per asciugarlo e colorirlo bene.
Se avete fretta , evitate la seconda lievitazione, formando subito il filone e lasciandolo lievitare in teglia coperto per un’oretta.
Avrete comunque un buon risultato|
Per un pane bianco non mettete ne olive ne pasta di olive, fermo restando tutti gli altri ingredienti\
giovedì 1 settembre 2011
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